L’articolo vale tanto per i morsi di un cane ad una persona, quanto per l’aggressione di un cane ad un altro cane;
Nello specifico, il caso di un cane pitbull che ha recentemente morso un altro cane a Fregene, ed altri casi di aggressioni di cani a persone da parte di cani sfuggiti alla custodia dei proprietari o incoscientemente lasciati liberi da questi, offre lo spunto per alcune considerazioni giuridiche sul tema della responsabilità nella custodia degli animali.
Si scatena la lite tra due cani, ma l’analisi della presente fattispecie vale, come detto, anche nella frequente ipotesi di aggressioni di un cane alle persone. La proprietaria del grosso cane, facendo ovviamente le sue accorate scuse per l’accaduto, nel caso della lite tra cani, ha evidenziava da subito tutta la propria leggerezza ed irresponsabilità nella gestione del suo pitbull e nel rapportarsi con il vivere civile, attraverso imperdonabili affermazioni quale “all’inizio da lontano pensavo ce l’avesse con un gatto”, come se far sbranare il gatto, magari anche quello della stessa proprietaria del cagnolino, non sia di alcuna importanza, od ancora confessando che il proprio pitbull “purtroppo fa sempre così con i cani piccoli” confermando di essere perfettamente a conoscenza della aggressività incontenibile del proprio animale in alcune circostanze, nello specifico in presenza di altri animali di piccola taglia, come cani gatti etc.
La proprietaria del cane di piccola taglia aggredito da quello più grande, è rimasta a dir poco sgomenta dall’episodio, ma, soprattutto, fortissimamente turbata ed afflitta dalla condizione di sofferenza del suo amato cagnolino, che continuava a guaire per il dolore e tentare disperatamente di mordere, come non aveva mai fatto prima di allora. Il piccolo cane ha ricevuto subito le cure del proprio veterinario per i molti morsi ricevuti e le profonde ferite accusate, ma, ancora oggi, è rimasto evidentemente così turbato dalla aggressione ricevuta, da aver mutato il carattere gioioso che lo aveva fin li caratterizzato nei confronti di tutti, persone od altri animali.
Da ciò indubbiamente nasce un diritto al risarcimento del danno, esteso non solo alle cure veterinarie, ma anche ad altre voci (danno morale, danno esistenziale etc.)
La proprietaria del pitbull aveva ben chiaro il rischio di lasciare un cane così aggressivo libero in strada, non potendo affatto escludere oltretutto che, invece del piccolo cagnolino, il pitbull potesse prendere di mira dei bambini che corrono, od anche un adulto. La proprietaria del cane, infatti, è stata vista molto spesso andare a spasso con questo animale, dall’aspetto minaccioso e dai modi aggressivi, sempre tenendolo sciolto e fuori dalla propria sfera di controllo. A fronte delle assicurazioni da parte della proprietaria del pitbull sulla non aggressività del cane nei confronti delle persone, infatti, non esiste garanzia alcuna se non quella di impedire che il cane si possa avventare improvvisamente contro chiunque, bambini o cani o gatti che siano, tenendolo sempre al guinzaglio quando lo si porta a passeggio. Questo è il comportamento diligente che si richiede al proprietario di un qualsiasi animale, in particolare modo qualora si tratti di una razza, come notoriamente è il pitbull, particolarmente aggressiva ed imprevedibile nelle reazioni scomposte ad un eventuale loro avvicinarsi in stato di libertà.
Questa considerazione vale particolarmente nel caso di specie, dove il pitbull girava per l’ennesima volta completamente libero, correndo su e giù seguendo a considerevole distanza la padrona all’interno della pineta monumentale di Fregene, oltretutto nei pressi del parco giochi, e dove, peraltro, è espressamente proibito introdurre cani al proprio seguito, specialmente se sciolti. Un tale sconsiderato comportamento, a questo punto, può esser definito una incoscienza cosciente, trovandosi alla presenza di bambini che corrono, mamme con passeggini, e di persone a spasso serenamente con i loro cagnolini al guinzaglio, e che potevano esser in ogni momento oggetto di una nuova efferata aggressione da parte del pitbull.
L’articolo 2052 del Codice Civile stabilisce che il proprietario di un animale (o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso) è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito. Al di là dunque dell’azione penale intentabile, si innesta nella possibile querela per il profilo penale della vicenda un’azione civile di risarcimento danni nei confronti del proprietario del cane che ha procurato danni; è possibile quindi agire per il risarcimento del danno subito SIA in sede penale (COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE) che, autonomamente, ANCHE in sede civile (ATTO DI CITAZIONE PER RISARCIMENTO DEI DANNI) in particolare, la rifusione delle spese mediche-veterinarie sostenute in conseguenza dell’aggressione subita dal cane della querelante, ed anche per ottenere un risarcimento danni per il danno morale e le altre varie voci di danno non patrimoniale etc., ferma la possibilità di un intervento per il possibile danno agli enti e comunità coinvolte per gli interessi diffusi violati (ad esempio la pro loco locale, l’ente di gestione del parco etc.)
L’articolo 672 del Codice penale (omessa custodia e malgoverno di animali), così modificato dall’art. 33, L. 24 novembre 1981, n. 689 stabilisce che “chiunque lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti, o ne affida la custodia a persona inesperta, è punito con la sanzione amministrativa da lire cinquantamila a lire cinquecentomila (€ 25 a 258 euro). Alla stessa pena soggiace: 1) chi, in luoghi aperti, abbandona a se stessi gli animali da tiro, da soma o da corsa, o li lascia comunque senza custodia, anche se non siano disciolti, o li attacca o conduce in modo da esporre a pericolo l’incolumità pubblica, ovvero li affida a persona inesperta; 2) Chi aizza o spaventa animali, in modo da mettere in pericolo l’incolumità delle persone.
La Legge quadro in materia di animali di affezione del 14 agosto 1991, n.281, prevede all’Art.5 sanzioni per chiunque ometta di iscrivere il proprio cane all’anagrafe di cui al comma 1 dell’art.3 (sanzione amministrativa del pagamento di una somma di lire centocinquantamila) e per chiunque, avendo iscritto il cane all’anagrafe di cui al comma 1 dell’art3, ometta di sottoporlo a tatuaggio (sanzione amministrativa del pagamento di lire centomila).
Il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall’art. 544-ter del Codice Penale ai sensi del quale: 1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.
Prima dell’entrata in vigore della Legge 20 luglio 2004, n. 189, la materia era disciplinata dall’art. 727 del Codice Penale, che ora invece contempla l’abbandono di animali “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”
Un problema di coordinamento può porsi dunque tra l’art. 544-ter, comma 1, e l’art. 727, comma 2, del Codice Penale, stante la difficoltà di distinguere tra il sottoporre gli animali a comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche etologiche e detenerli in condizioni incompatibili con la loro natura. A questo riguardo, escluso che il legislatore abbia erroneamente punito con due norme distinte il medesimo fatto criminoso, pare corretto ritenere che:
Ben potendosi ritenere le lesioni provocate dal pitbull all’altro cagnolino, alla luce del comportamento da parte della proprietaria del cane più grande sia in precedenza e successivamente ai fatti, occorsi per consapevole accettazione del rischio-dolo eventuale da parte della proprietaria del pitbull, riteniamo applicabile la più grave fattispecie prevista al 544-ter.
Per tutto ciò sopra descritto, e poiché tali fatti configurano indubbiamente diverse fattispecie rilevanti sotto il profilo penale, rientrando nei presupposti di cui ai reati ex artt. 672 del Codice penale (omessa custodia e malgoverno di animali), 544-ter c.p. (Maltrattamento di animali), oltre alla violazione dell’art. 5 legge n. 281/1991, salvo i diversi ed ulteriori reati che si potranno riscontrare dall’approfondimento istruttorio dei fatti, è stata proposta formale denuncia-querela ai Carabinieri.
Ovviamente nel caso di morso di un cane ad una persona si aggiunge la fattispecie di cui agli art. 582 e 590 del codice penale per lesioni personali, che in questo caso sarebbero lesioni personali colpose « Chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a euro 309. Se la lesione è grave la pena è della reclusione da uno a sei mesi o della multa da euro 123 a euro 619, se è gravissima, della reclusione da tre mesi a due anni o della multa da euro 309 a euro 1.239 (…) ». In questo caso poi per la determinazione effettiva della pena si vedrà la gravità delle lesioni: Le lesioni personali sono infatti classificate in base alla prognosi del soggetto leso: Lievissime – l.p. che conducono a malattia o incapacità di svolgere attività della vita quotidiana per tempo non superiore ai 20 giorni, Lievi – tra 21 e 40 giorni e Gravi – superiori ai 40 giorni.
Nondimeno nella consapevole considerazione che, sempre rimanendo alla ipotesi di morso tra cani e non ad una persona, si tratti indubbiamente di una questione di minore e decisamente relativa importanza, nella più estesa e consistente azione penale che generalmente esercita la Procura della Repubblica di Civitavecchia (competente a dare un seguito alla querela, svolgendo gli accertamenti ed indagini del caso, incaricando la Polizia giudiziaria-Carabinieri, e procedendo alla citazione a giudizio della querelata), si è ritenuto dunque, nel termine di 90 giorni dai fatti, di integrare la querela agendo in maniera più efficace, e facendosi carico di quella attività che, in genere, svolge il PM.
QUESTO PARTICOLARE STRUMENTO sostituisce all’iniziativa ed alla attività del PM quella dell’Avvocato della parte offesa, il quale quindi svolge direttamente tutta l’attività necessaria a portare l’indagato davanti al Giudice, in tempi rapidissimi e con una cura/efficienza del caso, non paragonabile a quella che ci si può attendere da fattispecie di minore rilevanza in termini oggettivi, eppure, molto spesso, di particolare importanza per i soggetti effettivamente coinvolti nella vicenda, in grado di valorizzare particolarmente la posizione della vittima del reato all’interno del procedimento penale.
Il ricorso immediato della persona offesa, è limitato ai soli reati perseguibili a querela di parte e di competenza del Giudice di Pace (per quei reati che cioè sono considerati di “minore gravità”) ed è quindi una specie di “azione penale privata sui generis”, che si caratterizza per l’assenza di indagini in quanto la Polizia Giudiziaria e la Procura vengono a conoscenza della vicenda solo quando il ricorso viene depositato in copia presso la segreteria del Pubblico Ministero.
Pertanto, la scelta di percorrere la strada del ricorso immediato consentirà di ridurre i tempi del processo penale e, quindi, di renderli più celeri, rapidi anche in considerazione del fatto che l’udienza di comparizione deve essere fissata non oltre il novantesimo giorno dalla data del deposito del ricorso, mentre generalmente passano 1-2 anni, sempre che il procedimento non resti in uno scaffale della Procura fino, come molto spesso avviene, rischiando di cadere in prescrizione!
Quindi a breve si otterrà la comparizione della proprietaria del cane davanti al Giudice di Pace Penale, ed in quella stessa sede potremo ottenere SIA una giusta sanzione rispetto ad un comportamento contrario alle norme penali (e del vivere civile) per la sconsiderata abitudine di portare un Pitbull (notoriamente) aggressivo a spasso sciolto per le strade di Fregene, SIA, attraverso la costituzione di parte civile nel processo penale, ottenere direttamente il risarcimento del danno in favore della proprietaria del cagnolino aggredito, nella sua qualità di proprietaria dell’animale quindi per il risarcimento del danno, spese veterinarie, danno da cambiamento dell’umore del cane etc.) e sia per il patema-danno morale da lei stessa subito nella vicenda.
Ultima considerazione: ovviamente il comportamento recriminabile e perseguito con la nostra azione non è quello del cane (che segue una sua indole, anche se indubbiamente particolarmente aggressiva), ma della padrona che tale indole non ha saputo gestire ed ha consapevolmente accettato il rischio di provocare danni e sofferenze al prossimo.
Attraverso il nostro sito AGENZIA LEGALE potete fissare un primo appuntamento gratuito, oppure inviarci una mail o collegarVi tramite chat con uno dei nostri legali, al fine di ottenere una prima valutazione gratuita di “fattibilità” e sostenibilità di un’eventuale querela o un primo inquadramento della situazione ; successivamente potrete affidarci l’incarico di redigere la sola querela, od assisterVi come difensori di fiducia ed occuparci sin da inizio di tutto quanto necessario; nel 90% dei casi l’incarico e tutti gli adempimenti necessari alla presentazione della querela non necessitano della presenza fisica della parte, quindi potrete ottenere il massimo risultato senza nemmeno uscire di casa.
Se il procedimento è di competenza del Giudice di Pace di Fiumicino il termine di 48h per avere una risposta, è ridotto a sole 24h!
Vorrei fare un azione legale. Cosa posso fare?
Grazie -Tanya
Vorrei se possibile avere delle delucidazioni circa un fatto che mi è accaduto nel 2010.
Innanzitutto preciso che sono non vedente e per questo faccio scrivere
da mio marito.
Sono stata aggredita da un cane uscito all’improvviso da casa dei
proprietari mordendomi al polpaccio destro .
Quello che non mi spiego e come mai nessuno ci abbia informato che per
agire per via penale dovevamo muoverci entro i 90 giorni ne il corpo
dell’arma ne i vigili.Il fatto è successo il 08/06/2010 la denuncia
è stata fatta il 06/07/2010 solo ieri abbiamo saputo che la denuncia
è caduta in prescrizione per decadenza dei termini. Ma i diritti della
persona inabile che fine hanno fatto ? A cosa è servito fare la
denuncia? Chi ci tutela?
Se possibile avere risposta tramite l’indirizzo e-mail
Vi ringrazio
vi ringrazio in anticipo.
carlo
ha la peggio perchè portato da me con
guinsaglio e museruola, con chi me la prendo??
La legge pretende che io governi il mio cane, mi multa se non gli metto la museruola quando poi ci sono milioni di poveri animali abbandonati e sofferenti!
Allora le chiedo: Io da quel giorno non metto più la museruola al mio cane e mi è capitato di ascoltare qualche commento di persone impaurite dalla sua mole e che non hanno nulla da fare se non farsi i fatti degli altri; ebbene parlavano di denunciuarmi perchè non era con la museruola!
Cosa posso fare per tutelarmi da eventuali denunce?
Vi ringrazio anticipatamente
Vi ringrazio per l’attenzione concessami e spero un giorno il guinsaglio e la museruola sarà obbligatoria per legge a chi potrebbe far andare meglio l’ Italia facendo il proprio dovere ma se ne vede bene dal farlo!
Mi complimento per questo sito interessantissimo e dalla parte del cittadino.
Rappresentate l’Italia che fa bene!
Saluti
vorrei porLe gentilmente un quesito riguardo una non provabile aggressione avvenuta all’interno della mia proprietà.
Io sono il proprietario di 3 cani: 1 labrador di 4 anni, 1 setter di 1 anno e
mezzo ed 1 meticcio di 7 anni, tutti regolarmente registrati con microchip.
Qualche giorno fa il cane del mio vicino (a suo dire di razza shar pei, e a
suo dire non di sua diretta proprietà e probabilmente non registrato), si è introdotto nella mia proprietà attraversando la MIA recinzione
di confine, in quanto la proprietà del mio vicino è sprovvista di recinzione
poichè il muro di confine è interamente di mia proprietà (muro alto 1
metro con soprastante rete metallica di 1 metro). Lui vorrebbe far credere che
siano stati i miei cani ad oltrepassare il recinto, ma in realtà dal piccolo
varco individuato nella recinzione soltanto il suo di cane avrebbe potuto
oltrepassare. Come mi sono ampiamente documentato la razza del cane del mio
vicino appartiene alla lista delle specie pericolose individuate dal ministero,
mentre le razze di mia proprietà non appartengono a tale lista. Come avrà
potuto già intendere, il cane del mio vicino, a suo dire all’interno della sua
proprietà, ma in realtà se qualcosa è davvero avvenuta è avvenuta all’interno
della mia proprietà, è stato aggredito ed è riuscito a fuggire, dai miei cani,
cosa di cui dubito fortemente in quanto di indole assolutamente pacifica ed
innocua!, che quindi in realtà proteggevano il loro territorio poichè
provocati. Il vicino mi ha informato dei fatti solo l’indomani sera e
nonostante io gli abbia chiesto di intervenire con il mio veterinario di
fiducia lui ha risposto negativamente, chiedendo già da subito un risarcimento
molto alto in denaro, ribadendo che il suo cane era di razza (cosa non provata
da nessun documento). Per evitare ogni altra discussione ho già provveduto a
mie spese a rinnovare la rete di recinzione anche se non palesemente necessario
in quanto i miei cani a mio dire sono già pienamente sotto controllo
all’interno della mia proprietà, rimanendo per alcune ore del giorno anche
all’interno di un’ulteriore recinto creato in giardino per loro. Come dovrei
comportarmi?
La ringrazio in anticipo per ogni eventuale risposta.
Vorrei esporre una situazione ed avere un Vs parere.
Abito in una villetta a schiera. I miei vicini hanbno 3 cani razza golden retriver, credo. Tutte femmine. Una di queste è particolarmente aggressiva (ringha, digrigna i denti, punta chiunque veda) perchè ricopre il ruolo di capo-branco.
Talvolta i figli di questi vicini non chiudono adeguatamente il cancello e questi cani vagano negli spazi comuni ed anche in strada.
Ieri mia figlia (11 anni) se li è ritrovati davanti appena mentre tornava da scuola, con quello più agressivo che le ringhiava contro tanto che, atterrita, non riusciva a muoverrsi dall’angolo dove si era rifugiata. Sono accorsa io appena avvedutami di ciò che succedeva e, con l’ausilio di una pala da neve, li ho allontanati. In serata ho riferito l’accaduto al proprietario dei cani e questi si è limitato a dire che è colpa del gelo se il cancello non si chiude, che è mia figlia che ha paura dei cani ma loro “sono tanto giocherelloni”.
Mia figlia ha pianto e tremato per oltre un’ora dopo l’accaduto e ha avuto gli incubi questa notte. Io intendo sporgere querela per agressione. Sta in piedi?
Grazie per l’attenzione.
Licia Pedrazza
inanzi tutto vi ringrazio per le molteplici informazioni che analizzando i vari casi date a noi “non addetti ai lavori” e spesso ignoranti in materia legale!
in data 10/10/2011 mio marito è stato aggredito da un cane di grossa taglia. ha riportato danni al polpaccio sinistro ancora oggi visibili tra cicatrice e ematoma che ancora oggi persite.ha perso completamente sensibilità nella zona del morso tanto che se punto con spilli non accusa nemmeno più il dolore.
abbiamo effettivamente intrapreso una causa l’estate scorsa e la visita da parte dell’assicurazione del cane è stata fatta a gennaio. ad oggi non abbiamo ancora avuto nessuna proposta di risarcimento. entro che tempistica dovrebbero dirci qualcosa? hanno un tempo limite per formulare una proposta?
resto in attesa di gentile risposta.
cordialmente ciancimino vita
camminavo per strada con il mio cane al guinzaglio. All’improvviso è uscito dal cancello di una abitazione un altro cane che ha tentato di aggredire il mio cane mordendolo. io per evitare l’aggressione, ho tirato il guinzaglio e sono caduta riportanto una rottura al braccio.Posso chiedere il risarcimento dei danni al proprietario del cane che ha aggredito il mio??
Grazie
[…] […]
si debba procedere per violazione dell’art. 727, comma 2, del Codice Penale in tutte quelle circostanze in cui l’animale subisce un nocumento a causa del comportamento dell’uomo, quando tale comportamento è già di per sé produttivo di sofferenze, ma non ancora di danni alla salute;
si debba procedere per violazione dell’art. 544-ter, comma 1, del Codice Penale in tutte quelle circostanze in cui gli atti di costrizione usati dall’uomo contro l’animale procurino a quest’ultimo un danno alla salute.
Le aree riservate per i cani sono delimitate da una bassa recinzione, ma in queste aree non e’ possibile far giocare contemporaneamente cani grossi come dei rottweiler o dei dobermann con dei cani piccoli come dei pincher o dei chihuahua.
Quando portavo la mia chihuahua al parco la potevo fare entrare nell’area delimitata per i cani solo se non c’erano cani di grosse dimensioni, e quindi nel 90% dei casi mi limitavo a farla circolare li’ in zona senza entrare nell’area cani.
Venerdi’ un grosso dobermann che era nell’area dei cani (ovviamente senza ne’ guinzaglio ne’ museruola) ha saltato la recinzione ed ha attaccato la mia chihuahua.
Lei e’ scappata via, e’ uscita sulla strada ed e’ stata investita. E’ deceduta poco dopo al pronto soccorso veterinario.
A quanto pare questo dobermann salta spesso la recinzione per andare a “dare fastidio” ai cani piccoli (non so se li attacchi come ha fatto con la mia) ma la gente che porta il proprio cane al parchetto non ha mai detto nulla al padrone.
Durante il fatto il padrone del dobermann, che oltre a questo cane ha anche una rottweiler (li porta a spasso contemporaneamente e senza museruola) ha tenuto ferma la rottweiler (che era rimasta dentro la recinzione), ma non ha fatto nulla (o poco nulla) per fermare l’azione del dobermann.
Si tratta comunque di un attacco anche se la mia chihuahua non e’ stata azzannata dal dobermann?
Molto probabilmente si tratta comunque di omessa custodia e di malgoverno, ma per questo chiedo a voi.
Il padrone del cane, dopo aver visto che la mia chihuahua era stata investita ed era in fin di vita se ne e’ andato dicendo che se fosse stata nel recinto questa cosa non sarebbe successo.
E’ vero, forse non sarebbe successo (FORSE), ma cio’ non toglie che il suo dobermann salta frequentemente la recinzione e in caso di attacco a un bambino o a un anziano malato di cuore probabilmente dovrebbe dare molte spiegazioni sul proprio cane e sulla cura che lui ne ha.
Che cosa posso fare in questo caso?
Sporgere denuncia per quello che e’ stato causato, anche se indirettamente, dal suo dobermann?
Fare una segnalazione ai vigili affinche’ questo non accada piu’?
Chiedo il vostro aiuto.
Grazie,
Massimo
Come faccio ad essere risarcita dai danni subiti dalla mia cagnetta da parte di altri 2 cani senza aver la possibilita di assumere un avvocato?
Grazie,cordiali saluti!
Nel suo caso può comunque scrivere al proprietario dei 2 cani e richiedere il risarcimento del danno
vorrei sapere le tempistiche di risarcimento aggressione cane a cane affidando a voi l’incarico e i costi da sostenere.
grazie
Per il costo generalmente, se valutiamo esserci i presupposti per ottenere il risarcimento, operiamo in patto di quota lite, ovvero senza anticipo a percentuale del 30% su tutto quanto riusciamo a far ottenere ai clienti.
Grazie.
Oggi mia figlia è stata morsa ad una mano da un cane di piccola taglia dentro un negozio, dove era libero e senza museruola. La proprietaria del cane è la stessa del negozio. A parte il grosso spavento, il danno si limita ad una escoriazione e una piccola ferita.
Vorrei sapere se ci sono gli estremi per sporgere denuncia e quali prassi devo adottare (pronto soccorso, vigili, ecc.). Il fatto è accaduto in provincia di genova. So che in alcune regioni è obbligatorio fare denuncia.
Grazie per l’ attenzione.
Luca
Grazie
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Grazie
Tiziana
Resta però il fatto che il vs cane si è liberato e, tra i due animali, è l’effettivo aggressore, quindi in tema di responsabilità riteniamo che non possa venire meno in base alal reazione dell’altra parte all’attacco (magari scomposta ma probabilmente legata alla paura per la vita del cane più piccolo)
grazie delle informazioni,
cordiali saluti
Stavo passeggiando con il mio cane un american staffordshire di 18mesi e Mi sono fermata a parlare con una conoscente e il suo cane di media taglia quando ad un tratto hanno incominciato ad azzuffarsi subito sono riuscita ad intervenire per separare i cani e il cane della mia conoscente m ha morso e m ha provocato un taglio sul dito ..dopo qualche ora la sign ra si presenta a casa mia chiedendomi dei soldi per le spese mediche che purtroppo sono servite al suo cane ma nulla di grave visto che erano tutte s due senza museruola e’ giusto che debba pagare?
Arrivati a 30 metri dalla casa, da quella del vicino esce dalla macchina del proprietario un Jack Russel ci viene incontro abbaiando, il proprietario ancora in macchina lo richiama e lui sembra rientrare, ma in realtà non fa nemmeno un metro indietro e ci viene incontro.
Mentre veniva verso di noi si dirige verso di me dalla parte sinistra, mia moglie era dalla parte destra, e con un salto mi attacca da dietro lasciando mi dei graffi dietro il ginocchio.
Avvertito il dolore alzo i pantaloni e vedo che mi ha lasciato due bei graffi con la conseguente fuoriuscita di sangue.
Il proprietario inizialmente è superficiale, mi dice che non è niente che il cane è vaccinato e che anche lui è stato morso, la moglie invece uscita sulla porta mi porge le scuse e dice che il cane è assicurato e vaccinato.
Dopo aver disinfettato momentaneamente i graffi sono stato dalla guardi medica la quale mi ha dapprima medicato e poi mi ha fatto due punture la prima per una cura immediata e poi un’antitetanica da ripetere nei prossimi mesi e mi ha dato una cura di antibiotici….praticamente sotto le feste non ho potuto brindare con familiari ne amici…
Il medico della guardia medica mi ha rilasciato un certificato che mi ha curato per quello che è stato necessario.
Cosa posso fare adesso?
grazie
Questo pomeriggio ero a passeggio con i miei 3 cani di taglia piccola (max 7 kg) tutti e tre rigorosamente al guinzaglio . Camminando, mi sono trovata davanti una signora che, avendo paura dei cani, ha tirato un calcio ad uno dei tre ( che fra l’altro stava completamente ignorando la signora, lui come gli altri due) il quale si è rigirato contro la signora mordendole con la punta dei denti la coscia. Ho visto il segno, non sembrava niente di più di un pizzicotto, mi sono comunque offerta di medicare la signora che ha rifiutato tutto e sen’è andata. Un’ora dopo si è presentata sotto casa mia urlando che mi avrebbe denunciata. Ora, come devo comportarmi? I miei cani sono tranquilli e il piccolo ha reagito solo perché la signora ha dato lui un calcio. Rischio qualcosa?
Il mio cane tenuto al guinzaglio e’ stato ferito alla zampa destra dove ha riportato una frattura all’osso lungo e l’asportazione di un canino.
La proprietaria, inizialmente mortificata per l”accaduto, dopo aver scoperto che la sua assicurazione non avrebbe coperto le spese per i danni arrecati, si rifiuta di rimborsarmi le cure mediche e anzi sostiene che la colpa e’ del mio cane che era aggressivo anche se al guinzaglio…..
E’ possibile procedere contro questa persona disonesta e incosciente per ottenere il giusto risarcimento delle spese e soprattutto che il bull terrier (cane da combattimento) non giri mai più libero nel comprensorio e capace di azzannare un altro cane?
Grazie
la seconda volta stavo per essere aggredita sempre dallo stesso cane!
il padrone del cane in questione abita nel mio stesso condominio ed io ogni volta che scendo corro il rischio di trovarmelo per le scale ed essere morsa da capo!io ho refertato tutto andando nel primo caso al pronto soccorso per essere disinfettata e controllata <8essendo stata morsa) di fatti ho anche dovuto fare l'anti tetanica !la seconda volta ho fatto elettriocardiogramma e misurazione di pressione dai quali veniva eccertato lo stato di ansia RETTIVO!come devo muovermi?grazie
Il proprietario del cane nonostante sia stato denunciato da diverse persone e da me, per le agressioni del cane, continua a lasciare il suo cane libero e senza museruola , accompagnato dalla madre, diffidata dal condurlo,creando un evidente situazione di pericolo per gli abitanti del quartiere.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
proprio oggi il cane di famiglia ha aggredito un mio vicino do casa. Il cane in questione è un labrador e non è assicurato. Tutto è successo in una frazione di secondo: ho aperto il cancelletto del giardino che da sulla strada per fare uscire mia nipote e lui è scappato fuori, si è trovato faccia a faccia con il mio vicino e l’ha morso alla caviglia. Al mio richiamo è subito tornato dentro. Fortunatamente solo qualche ematoma e un piccolo taglio. Io sono stato molto disponibile e mi sono offerto di accompagnarlo al pronto soccorso, anticipandogli che sarei stato disponibile anche al rimborso delle spese mediche, lui molto schivo ha detto che sarebbe andato da solo. L’ho quindi invitato a passare in serata per farmi sapere. Credo che farà denuncia dell’accaduto, e sono molto preoccupato visto che è il cane di mio nipote. Cosa rischia il cane in questo caso? Cosa rischia la mia famiglia in caso di denuncia?
ieri il mio cucciolo di cane weimaraner è stato aggredito dal cane di una mia vicina.
Il mio cane, che era tenuto al guinzaglio da mia moglie, è stato ferito sul muso, riportando un ferita di circa 1 centimetro con esposizione dell’osso.
Mia moglie, con il cane al guinzaglio, ha incontrato la mia vicina anche lei con il cane a guinzaglio; erano a distanza e come capita i due cani appena si sono visti hanno cercato di avvicinarsi ma senza fare aggressivo.
Mia moglie ha trattenuto il cucciolo e lo stesso ha tentato di fare la mia vicina non riuscendovi; mia moglie ha tirato per evitare il contatto ma la mia vicina l’ha rassicurata che il suo cane era buono e che non avrebbe fatto niente facendo pure apprezzamenti sul mio cane.
Mia moglie rassicurata dalle parole della vicina non ha più tirato indietro il guizaglio ma una volta vicini l’altro cane, senza che il mio facesse alcunchè di minaccioso nei confronti dell’altro tranne che allungare il muso per annusarlo, lo ha azzannato procurandogli un buco di circa un centimetro a metà del muso esponendogli l’osso.
La proprietaria si è mortificata per l’accaduto dicendo che non l’aveva mai fatto e subito dopo è rientrata in casa sua, che era lì vicino, senza più uscirne per chiedere come stava il mio cane né successivamente telefonare per informarsi.
Ora il mio cane ha questa ferita e questa mattina aveva il muso gonfio, oltretutto nel portarla fuori casa per i suoi bisogni non voleva uscire e guaiva come se avesse paura quando di solito corre subito fuori con entusiasmo.
E’ possibile procedere contro questa persona per ottenere il giusto risarcimento delle spese veterinarie che dovrò sostenere ed eventualmente chiedere un risarcimento dei danni sia fisici in quanto il cane è di una razza di pregio che avevo intenzione di fargli fare delle esposizioni e con la probabile cicatrice che si formerà sul muso sicuramente me ne precluderà la possibilità ed i danni morali perché mia moglie è tutt’ora scossa per l’accaduto piangendo e facendosene una colpa allo stesso modo hanno patito i miei 2 figli piccoli che appena hanno visto il proprio compagno di giochi con quella ferita sul muso si sono messi a piangere disperati smettendo, nonostante tutti i tentativi di tranquillizzarli, soltanto in tarda serata quando si sono addormentati.
Grazie
sono stata morsa da un pastore tedesco il 18 dicembre scorso. Era buio, in un luogo di passaggio pubblico. Il cane era senza museruola e al guinzaglio del suo padrone il quale non si è scomposto più di tanto (pensando forse che il cane volesse giocare..). Io ho gridato “aiuto! “perchè mi stava mordendo la coscia sotto il giaccone nuovo, strappato in due punti dai suoi denti, e finalmente il padrone è riuscito a farlo fermare dai morsi.Ci sono stati testimoni visivi.
Ero terrorizzata e dolorante dai morsi..il padrone ha minimizzato dicendo che ‘non è mai successo una cosa del genere..lo porta sempre in spiaggia e il cane è tranquillo..comunque il cane è assicurato..Mi ha detto che il giorno dopo avrebbe chiamato il suo assicuratore e che mi avrebbe fatto sapere qualcosa. Ci siano scambiati i cellulari e mi sono fidata.. Ogni giorno ho chiamato io il padrone e finalmente 3 giorni dopo ho avuto il cellulare dell’assicuratore perchè mi ha chiamato dicendomi di fornirgli per wathapp le foto del giaccone. Ho fornito le foto e anche certificato medico dell’ematoma alla coscia sinistra (che mi ha prodotto dolore locale di tipo muscolare per 1 settimana), chiedendo di sapere presto notizie riguardo al risarcimento,anche morale oltre che fisico ed economico. All’oggi, dopo 10 giorni non so ancora nulla, allora ho telefonato io e mi ha risposto che aspetti la telefonata del perito…”questi sono giorni particolari.”, così mi ha risposto.
E’ corretto questo comportamento dell’assicuratore? Posso fare qualcosa per garantire i miei diritti senza attendere ancora tanto tempo?
Grazie!
Ho trovato casualmente questa pagina mentre cercavo delle informazioni per la mia situazione.
Io ho un meticcio taglia media grande arrivato dalla strada. Ha un carattere molto protettivo nei miei confronti ed inoltre è molto diffidente nei confronti degli umani. Chiunque si avvicina per lui diventa una minaccia ma il suo atteggiamento è solo per spaventare infatti ringhia ma non ha mai osato mordere. Noi viviamo in una schiera di 4 loft con un giardino in comune. Tutti i miei vicini hanno cani, tranne uno.proprio con lui ho avuto problemi. In sintesi mi vuole denunciare perché il mio cane gli è corso contro abbaiando e spaventandolo. Siamo usciti di casa e il mio cane si è ritrovato questa persona davanti e dallo spavento e x difesa ha reagito male ma senza averlo morso. Solo abbaiato e ringhiato.
Io sto molto attenta perché purtroppo è un cane problematico e non tutti capiscono il comportamento canino. Ma se non ci sono i miei vicini a volte lo lascio libero in giardino sotto mia supervisione oppure quando esco di casa x andare a spasso lo lascio senza guinzaglio fino al cancello fuori (10/15metri). La volta che gli è corso addosso stavamo andando a fare una passeggiata ma prima di uscire dal cancello nn avevo messo il guinzaglio. Fuori invece sempre al guinzaglio.
Le mie domande sono. Mi vuole denunciare, ma è possibile senza aver causato nessun danno fisico? Se sì, cosa succede? Si presenta qualcuno a controllare il mio cane o rischio multe?
Spero di esser stata abbastanza chiara.
Grazie
Seren
Se io ho il mio cane al guinzaglio e dopo molti avvertimenti di non avvicinarsi una persona si avvicina comunque e viene morsa.. quali rischi corro?